Pubblico la testimonianza vocazionale di una Monaca Carmelitana del monastero di Ostuni (Brindisi). Coloro che desiderano contattare le Carmelitane di Ostuni, possono scrivere al seguente indirizzo: carmelitaneostuni@alice.it
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Dopo
un lungo cammino di formazione e di discernimento, la comunità delle
Monache Carmelitane di Ostuni(BR), ringrazia con me il Signore per
tutte le meraviglie compiute in questi otto anni, plasmandomi come il
vasaio lavora la creta per avere un bel vaso, così il Signore ha
fatto con me, dal giorno in cui entrai in questo Carmelo. Ora ho
scelto per sempre di essere la sposa del mio amato Gesù in una vita
nascosta e dedita alla preghiera, al lavoro, al silenzio e alla
contemplazione a favore di tutta la Chiesa e di ogni fratello sparso
nel mondo.
Ho emesso la
professione solenne il 30 marzo 2008 nella festa della Divina
Misericordia.
Il Signore mi ha
dimostrato ancora una volta che la sua misericordia è molto più
grande della mia fragilità e del mio essere peccatrice.
Grande è stata la mia
emozione quando il nostro vescovo Mons. Rocco Talucci mi ha chiesto
se volevo consacrarmi per sempre a Dio e quando mi sono prostrata per
terra e nel momento in cui il vescovo mi ha consegnato l’anello
segno del mio matrimonio spirituale con il Signore Gesù. Tremavo, ma
ero felice di aver consegnato per sempre me stessa a Dio, alla mia
comunità, alla Chiesa e in quell’istante ho pregato molto per
tutti i giovani che sono in ricerca perché abbiano il coraggio di
dire di SI a Gesù.
In tutti questi anni mi
sono sentita indegna del grande dono che il Signore stava per farmi,
ma la gioia era talmente forte che non mi ha fatto pensare più alla
mia indegnità, ma all’amore che Lui ha per me e io per il Signore
e che da quel momento saremmo diventate una cosa sola. La comunità
mi ha aiutato nel cammino di ascesi e di trasformazione provando in
tutti i modi la mia vocazione e facendomi crescere nel rapporto
intimo con Gesù e la sua Parola, perché divenisse l’unica fonte
della mia vita spirituale, umana e contemplativa a contatto con le
consorelle la cui diversità di carattere e di formazione ha
arricchito la mia personalità. La vita del Carmelo è un andare
contro corrente, è un invito a salire verso la montagna dell’umiltà,
dell’amore, della solitudine che viene riempita dall’amore di
Cristo che mi ha amato per primo e che appaga il mio cuore,
rendendomi veramente libera: Con la professione solenne non sono
arrivata alla santità, ma mi sento più responsabile della salvezza
di tanti fratelli, dei sacerdoti che contano sulla mia
preghiera-azione, sulla sofferenza silenziosa per le vocazioni e per
essere luce per chi si dispera e cerca Dio.
La mia vera gioia è
essere tutta di Gesù nel Carmelo. Usando le parole di S. Teresa di
Gesù Bambino posso dire: “Ho trovato il mio posto nella Chiesa e
questo posto, o mio Dio, me l’hai dato tu. Nel cuore della Chiesa
mia madre, io sarò l’amore…così sarò tutto” (man. B. 3V). Ora
sono veramente ricca.
Dico
a te ragazza, sfidiamo i nostri cuori, assetati di legami autentici
d’amore e feriti da illusioni e tradimenti, a dare fiducia a Gesù
che, anche a noi, oggi, si rivela come la Via che ci svela l’unica
Verità capace di donare la Vita.
Se
ti accorgi che Gesù ti chiama, non dire subito no, cerca una
comunità dove ti puoi confrontare, se vuoi puoi scriverci o veni a
trovarci per un colloquio o se vuoi fare un’esperienza, noi ti
accoglieremo tra noi per un periodo di discernimento. Non avere paura
di affidare la tua vita a Colui che è L’Amore vero.
Sr. M.
Agnese di San Giuseppe